Scarp de' tenis e Telestrada
A Catania un giornale e una tv "di strada" gestiti dai senza fissa dimora
"LA STRADA SIAMO NOI"
La nascita della prima web tv "di strada" italiana con una redazione composta da senza fissa dimora, operatori e volontari Caritas, la stessa redazione che cura le pagine locali del mensile nazionale Scarp de' tenis.
Sabato 13 dicembre 2008 alle ore 9,30 presso l'Help Center della Caritas diocesana di Catania (luogo altamente simbolico dove la redazione di strada si riunisce già da tre mesi), P.zza Giovanni XXIII (piazzale della stazione ang V.le Africa)
venerdì 5 dicembre 2008
A Catania un giornale e una tv "di strada"
martedì 2 dicembre 2008
venerdì 28 novembre 2008
Petizione
Petizione per tentare di fermare la proposta della Lega di abolire le cure primarie ed
essenziali agli immigrati sprovvisti di permesso di soggiorno, compresi i bambini. Se potete fatela girare. Dovete cliccare sull'indirizzo sotto per sottoscrivere grazie
http://appelli.arcoiris.tv/salute
mercoledì 26 novembre 2008
1 - 3 dicembre - CAROVANA ANTIMAFIA - Catania e Scordia
IN VIAGGIO PER I DIRITTI LA DEMOCRAZIA E LA GIUSTIZIA SOCIALE
promuovono
Arci - Libera - Avviso Pubblico - Ucca
con il sostegno di
CGIL - Banca Etica - Fondazionie Unipolis - Unipol assicurazioni
programma
CAROVANA ANTIMAFIA
Sabato 29 Novembre
ore 17.30 Libreria Cavallotto, c.so Sicilia 91 Catania
Aspettando la Carovana...
Presentazione del libro "Domani niente scuola" di Andrea Bajani
Partecipano:
Andrea Bajani, Anna Bucca,
Marzia Finocchiaro, Tiziana Nobile
Lunedì 1 dicembre 2008
Catania
Ore 8.00 – C.so dei Martiri della Libertà, via Vittorio Emanuele, Via Dusmet
La Carovana invita…
(volantinaggio e “megafonaggio” nel quartiere interessato per invitare alla
tavola rotonda sul tema della scuola)
Ore 9.30 – Auditorium Istituto Comprensivo “A. Vespucci”
La scuola che verrà
Tavola Rotonda su scuola e antimafia sociale
Introduce Aurelio Cantone.
Interventi dei presidi delle scuole che rischiano la chiusura, insegnanti,
esponenti dei comitati delle mamme “Andrea Doria” e del "Comitato dei
genitori in difesa della Scuola di via De Nicola"
Partecipano: Rita Borsellino, don Roberto Sardelli (scuola 725) e il regista
Fabio Grimaldi
Ore 15.30 – 18:30 – Librino
La Carovana Periferica
I.C. Angelo Musco – Animazione con i bambini e I.C.
Campanella Sturzo –
Animazione con i bambini
a seguire:
“Torciata: illuminare Librino” e Raduno in piazza dell’Elefante: “2
minuti per il tuo quartiere” (associazioni e cittadini lanciano brevi messaggi
intorno alla salute del loro quartiere)
Partecipano: don Roberto Sardelli e Fabio Grimaldi
Ore 20.00 – G.A.P.A. (Centro di aggregazione popolare)
“Non tacere”
Proiezione del film di Fabio Grimaldi sull’esperienza di don Roberto Sardelli
e della scuola 725 fondata nel 1968 tra le baracche del quartiere Tuscolano di
Roma
Interverranno il regista, Fabio Grimaldi, e Don Roberto Sardelli
A seguire: rinfresco a base di dolci, buona volontà e antimafia sociale
Scordia
Ore 19.00 – Galleria Civica Ex Pescheria
Inaugurazione mostra “Il primo numero de I Siciliani”, a cura della
Fondazione Giuseppe Fava (1 – 4 dicembre)
a
seguire
Tavola rotonda
“Gli spazi della legalità per una crescita sostenibile. Dall’esperienza di
Nicola D’Antrassi ad oggi: buone pratiche a confronto”
Partecipano:
dott.ssa Marisa Acagnino (magistrato Catania); Dario Montana (Presidente
provinciale Libera); Nino Pisasale (ASAES Associazione Antiracket Scordia) ;
Addiopizzo Catania ; Elena Fava e Maria Teresa Ciancio (Fondazione Giuseppe
Fava); Salvo Lipari (Presidenza ARCI Sicilia); Calogero Parisi (Presidente
Cooperativa Lavoro e Non Solo); Angelo Agnello (Sindaco di Scordia)
Coordina: Domenico Simone (Presidente Circolo Scordialegre)
Martedì 2 dicembre
Catania
Ore 10.30 – Camera del Lavoro via Crociferi, 40
Non solo Thyssenkrupp
Conferenza stampa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nella nostra regione.
Presentazione dossier sugli infortuni sul lavoro a Catania e progetto di
un’inchiesta sulle
condizioni di vita dei lavoratori gravemente infortunati a
cura della CGIL
Partecipano: Monica Repetto (regista), Carlo Marrapodi (operaio Thyssenkrupp)),
Paola Scarnati (Segreteria Nazionale UCCA e AAMOD)
a seguire:
Proiezione cortometraggio "3,87" di Valerio Mastrandrea
Ore 18.00 – Auditorium Monastero dei Benedettini
Proiezione film “Thyssenkrupp blues” (prima visione)
a seguire:
incontro-dibattito con Carlo Marrapodi e Paola Scarnati.
Coordina Domenico Simone (Consiglio Nazionale UCCA)
Mercoledì 3 dicembre SCORDIA
Ore 10:00
Aula Magna - Liceo scientifico “E. Majorana”
Proiezione “Thyssenkrupp blues” (prima visione)
Ore 19:30
Replica proiezione “Thyssenkrupp blues”
Alle proiezioni seguirà un incontro dibattito con:
Monica Repetto (regista), Carlo Marrapodi (operaio Thyssenkrupp), Paola
Scarnati (Archivio Audiovisivo
Movimento operaio – Segreteria nazionale
UCCA)), Domenico Simone (Consiglio Nazionale UCCA)
Dall’1 al 4 dicembre
Ore 18 – 20.30 (di mattina su prenotazione)
Scordia Galleria Civica Ex Pescheria
Mostra “Il primo numero de I Siciliani”
A cura della Fondazione Fava
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PROSSIME INIZIATIVE
Giovedi 4 Dicembre ore 20.00 , Mercoledi 10 Dicembre Maratona Arci per i
diritti umani
Venerdi 19 Dicembre (da confermare) Presentazione Agenda Antimafia
sabato 22 novembre 2008
1° FESTA REGIONALE DEI G.A.S SICILIANI!
DOMENICA 14 DICEMBRE - CALTANISSETTA
per visualizzare il programma
cliccare sull'immagine
COSA SONO I GAS: I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) sono gruppi di acquisto che partono un approccio critico al consumo e che vogliono applicare il principio di equità e solidarietà ai propri acquisti. I criteri che guidano la scelta dei fornitori (pur differenti da gruppo a gruppo) in genere sono all'insegna della qualità del prodotto, dell'impatto ambientale totale (prodotti locali, alimenti da agricoltura biologica od equivalenti, imballaggi a rendere)
I principi di equità e solidarietà si estendono:
* ai membri del GAS;
* ai produttori e loro lavoratori;
* ai popoli del sud del mondo;
* al rispetto dell'ambiente.
Catania sprofonda...
Catania è in uno stato pietoso, più che cittadini sembriamo topi di fogna. Basta farsi un giro al centro e si notano rifiuti in ogni angolo della strada, i cassonetti sono vecchi e spesso bruciati, non esistono quasi più quelli della raccolta differenziata, le strade al buio, le buche nelle strade aumentano. Piazza Europa e la villa Bellini distrutte, la piazzetta con il solarium che stava di fronte piazza Europa distrutta, la villa Gioeni abbandonata..ecc.ecc. Ma il cittadino catanese che fa? protesta? no, vota gli stessi partiti e le stesse persone..cosa bisogna fare per non essere votati? Catania alla fine degli anni novanta stava sulla bocca di tutti per i progressi, per i suoi miglioramenti di vita. Si viveva bene, poi un progressivo sbandamento e impoverimento che l'hanno condotta in questo stato pietoso. Speriamo che il nuovo sindaco, una volta superata l'emergenza, possa ridare ai catanesi un città differente, una città felice e pulita..ma quel giorno sembra ancora lontano.
mercoledì 19 novembre 2008
SOS SERVIZIO CIVILE...
il servizio civile
nazionale è a rischio di chiusura, si sta facendo una petizione, se
volete potete firmare andando sul sito www.arciserviziocivile.it
lunedì 17 novembre 2008
Combattere i programmi spazzatura...
Ci credono poco intelligenti, per questo mandano in onda questi programmi.Forse hanno pure ragione, l'italiano ormai ha la mente offuscata da modelli e da messaggi pubblicitari spazzatura. Questi programmi creano il classico consumatore, colui che vedendo questi individui cerca di imitarli sia negli atteggiamenti sia nel modo di vestirsi. In giro per le città italiane sembra di vedere tante imitazioni di uomini e donne, di amici ecc. Spesso questi messaggi vanno a colpire le persone più deboli ma ormai pure studenti e la classe dirigente. Forse l'intelligenza dell'italiano ormai è solo un ricordo, troppa esposizione alla TV, dopo anni di abbandono dei bambini davanti alla scatola parlante, si è giunti all'uomo spazzatura...e sarà difficile ritornare indietro. .
La Ricerca
In un manifesto, nei giorni delle manifestazioni studentesche, è stata scritta questa frase davvero simpatica:
"SILVIO...LA RICERCA E' SERVITA PURE A TE"
sabato 15 novembre 2008
Legge anti blog..?? facciamo qualcosa..
Da Magazine liquida
La notizia che la Legge Prodi-Levi (conosciuta come Decreto anti-blog) fosse tornata alla Camera ha fatto il giro della blogosfera e se ne continua a discutere moltissimo.
Alcuni blogger temono che questo Decreto possa spezzare le ali ad un fenomeno che dal basso produce informazione alternativa e della cui influenza sono ormai consapevoli tutti.
Il punto che ha fatto più preoccupare il mondo dei blogger è quello relativo all’obbligo di registrazione in un “Registro degli Operatori della Comunicazione” di chiunque produca pubblicazioni in gruppi anche piccolissimi e chiunque produca utili anche minimi.
Tale prescrizione avrebbe impatto principalmente su quei contenuti prodotti da chi si pone a metà strada tra il diario personale ed il mezzo d’informazione, producendo informazione o aggregandola ma senza diventare una vera e propria testata giornalistica.
Chi si trovasse in questo guado e non provvedesse a registrarsi potrebbe essere accusato, secondo molti blogger, del reato di stampa clandestina.
IMelon, dopo aver citato gli articoli della proposta, arriva a queste personali conclusioni:
A me sembra l’ennesimo (e disperato) tentativo di recuperare soldi dal piccolo contribuente. In maniera molto confusa e approssimativa. Stiamo a vedere come verrà sviluppata la legge.
I blogger più agguerriti si sono riuniti in un gruppo, come spiega Chiare Lettere - che su facebook conta tantissimi iscritti - e stanno pensando anche a una manifestazione (questa volta non solo in Rete):
Probabilmente la data della iniziativa di mobilitazione in piazza sarà il 29 novembre, a Roma e dovunque sarà possibile. Presto altri dettagli.
E da ieri esiste anche un blog dedicato alle iniziative contro la legge: http://ammazzablog.wordpress.com/
Con piacere leggo e posto..
Bambini nel deserto
Da Andrea Piras...
Salve ragazzi,
mesi fa, insieme ai ragazzi della casa di produzione Pulp70, abbiamo realizzato uno spot televisivo per la ONG "Bambini nel Deserto". Lo spot, che andrà in onda tra qualche settimana su Rai, Mediaset e La7, è stato prodotto a budget "zero" ovvero limitando al massimo i costi. Ci sembrava infatti giusto e ci sembra ancora oggi una scelta etica, puntare sull'idea che veicola il messaggio piuttosto che su volti noti già prestati a multinazionali di mezzo mondo o su effetti ed estetismi che da soli costano quanto una scuola elementare in Burkina Faso. Abbiamo lavorato in orari impossibili, sfiancato i vicini di casa con le nostre interminabili discussioni notturne, messo sabbia in ogni dove senza mai smettere di credere in quello che stavamo facendo.
Ora tocca a voi darci una mano: registratevi sul sito della Pubblicità progresso e votate il nostro video.
http://www.pubbliprogresso.it/concorso_vota.aspx?idcontributo=20
Non vi costerà nulla e non vincerete nulla, ma per qualcuno quel nulla, potrebbe essere tutto.
Grazie
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Aforismi indiani
Sagezza Indiana
L'anima sperimenta la gioia,
dolore e serenità
grazie all'unione con la mente,
le percezioni dei sensi
e le azioni del corpo.
Il Guerriero
Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non é chi combatte,
perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi é chi
sacrifica se stesso per il bene degli altri. E' suo compito occuparsi degli anziani,
degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini,
il futuro dell'umanità.
venerdì 14 novembre 2008
...organizzatevi, studiate...
Da piccolo odiavo studiare, ora capisco che per non farmi fottere(scusate il linguaggio), per capire cosa mi circonda, per essere davvero libero, per non parlare solo per sentito dire...ciò che conta davvero è STUDIARE!!
L'importante è non soffermarsi sulle apparenze di un fenomeno...ma bisogna andare in profondità e comprendere le sue dinamiche. Alcune persone hanno costruito il proprio potere sulla nostra pigrizia di andar oltre a ciò che ci appare. Difficile farlo? no..basta iniziare a credere che c'è una realtà che va ben oltre le apparenze. L'immagine non conta..
giovedì 13 novembre 2008
Catania...M'illumino di meno
Da Rosario R.
Dopo il grande successo dell'iniziativa sul risparmio energetico
"M'illumino di meno" lanciata dal programma radiofonico caterpillar
il comune di Catania, da sempre attento e sensibile alle
problematiche ambientali,presenta una nuova iniziativa,
coraggiosa e innovativa,"Arristamu o scuru".
"Arristamu o scuru" è figlia della precedente iniziativa
realizzata dall'amministrazione Scapagnini negli anni
precedenti, ovvero "Ni mangiamu tutti i soddi", iniziativa che ha
riscosso grande successo soprattutto presso l'amministrazione
pubblica,tanto che si pensa di realizzarla anche nei prossimi anni.
I cittadini di Catania stranamente non apprezzano le numerose
iniziative lanciate dal comune di Catania, tanto che si
vocifera della possibile nascita di una iniziativa a carattere
popolare,denominata volgarmente "Ni vunchiau a ......."-
Siamo sicuri che la vivace e verde cittadina
etnea ci riserverà sempre nuove e stimolanti iniziative.
mercoledì 12 novembre 2008
Chi l'ha visto? filmato verità...
Basta raccontarci cretinate, ci hanno raccontato che la colpa è dei centri sociali, della sinistra..ma la colpa è solo degli infiltrati. Molti dei ragazzi scesi in piazza non si identificano in nessun partito e in nessun movimento. Fa tristezza che in parlamento vengano dette bugie e vengano coperte persone che colpiscono ragazzini di 15/16 anni. Ne destra e ne sinistra...ma se non possiamo più credere nemmeno al parlamento a chi dobbiamo credere?? Siamo stanchi di queste infiltrazioni per delegittimare manifestazioni democratiche e pacifiche, come in passato è accaduto per i movimenti "no glogal". Si innescano scontri e poi le TV fanno il resto per creare idee distorte dell'evento. Non si rompe così un movimento..è necessario dialogare con chi protesta, con chi la pensa diversamente.
domenica 9 novembre 2008
Spazzatura...
Non fidatevi della TV..tutte le notizie sono ben costruite per farci pensare in un certo modo. Informatevi, leggete, studiate..non soffermatevi solo sulla scatola parlante.
giovedì 6 novembre 2008
Giù le mani dall'università...
Non è possibile distinguere tra le università. Se passa questa riforma la laurea non avrà lo stesso valore da Nord a sud. Alcuni avranno una laurea dI serie A, altri si accontenteranno di possedere una laurea di serie B. Non penso che tutti abbiano le possibilità economiche per trasferirsi in un altra città, non tutti potranno mantenere i propri figli a Milano, a Torino ecc. Oggi la laurea in lettere o in giurisprudenza hanno lo stesso valore da Milano a Catania, domani alcuni ragazzi partiranno ufficialmente svantaggiati rispetto ad altri. Perchè iscriversi in una facoltà di serie B se sai che ad un futuro colloquio sarai considerato inferiore rispetto a chi si è laureato in una università di serie A? Sicuramente una facoltà padana non sarà considerata mai di serie B...anche perchè in estate i nostri professori sono stati considerati inferiori sia da Bossi che dalla Gelmini; quindi studenti del sud iniziate a fare le valigie,e se non potete accontentatevi dell'ufficiale inferiorità.
lunedì 3 novembre 2008
Cambiare stagno??
La Rana Free decise che stava per giungere il momento di prendere una decisione, forse pure quella di cambiar vita. All'improvviso si sentì bene, anche se le decisioni non sono mai facili da prendere. Il proprio stagno è sempre sicuro, si conosce alla perfezione e si sa quali sono le sponde pericolose e quali serene. Andare in un altro stagno lontano fa un po’ paura ma allo stesso tempo concede un senso di avventura e di sfida, e fa sperare in una vita migliore. Presto la sua decisione sarà presa.
venerdì 31 ottobre 2008
Scuola: Attenzione ai tranelli...
Quando non si conosce il nemico non si sa come combatterlo. Il movimento studentesco non è né di destra né di sinistra..e questo crea davvero problemi a chi sa solo scaricare la colpa all'opposizione. Se il movimento rimarrà senza colore, se il movimento rimarrà pacifico, se il movimento continuerà a resistere per mesi, se il movimento si tapperà le orecchie alle provocazioni della TV..potrà ottenere ottimi risultati. Il movimento non violento è l'unica via per cambiare lo stato delle cose, ma faranno di tutto per farlo apparire violento e per provocare gli studenti, e purtroppo alcuni saranno così ingenui e cadranno nel tranello.
giovedì 30 ottobre 2008
mercoledì 29 ottobre 2008
lunedì 27 ottobre 2008
L'università? spesso solo perdita di tempo...
le Agenzie Interinali stanno divenendo il cimitero dei Laureati, infatti la maggior parte di coloro che si rivolgono a queste agenzie sono neo laureati in facoltà che non danno sbocchi lavorativi(Scienze politiche, filosofia, lettere, scienze della comunicazione). Alcuni corsi di laurea non fanno altro che alimentare la disoccupazione, divenendo spesso una perdita di tempo per ragazzi che potrebbero imparare a far qualcosa di più pratico, per poi inserirsi meglio nel mondo del lavoro. Spesso i neo-laureati, dopo anni di sacrifici e di sole spese, sono costretti a vedere i loro ex compagni di classe (spesso pluri bocciati) da tempo sistemati, e capita poi di accontentarsi dei loro stessi lavori. Se invece si continua a sperare in qualcosa di migliore si apre la via infinita di specializzazioni, master, stage..ecc.ecc. La conclusione? O scegliere una facoltà come matematica, fisica, ingegneria...o meglio entrare subito nel mondo del lavoro.. .
FACOLTà PERDITA DI TEMPO: Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione, Filosofia ,Scienze della Formazione
FACOLTA' A PERCORSO INFINITO: Giurisprudenza, Medicina,
FACOLTA' CONSIGLIATE: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Ingegneria, Farmacia
sabato 13 settembre 2008
LA GUERRA? AFFARE PER POCHI
In un centro di immigrati è possibile notare come uomini provenienti da contesti culturali differenti, con nazionalità differenti, con religioni e lingue diverse convivono pacificamente e con armonia. Ciò che crea guerra non è altro che il gioco di pochi, la diffusione della paura e l'ignoranza del popolo fanno il resto.
venerdì 12 settembre 2008
mercoledì 3 settembre 2008
Sos giovani,,,,
Noi giovani dobbiamo cavarcela tra mille ostacoli. Il maestro unico toglierà migliaia di posti di lavoro, la fine della sissis taglierà le ali a molti neo-laureati. Per non parlare che negli ultimi decenni sono spariti i concorsi nella pubblica amministrazione. Con il diploma non è possibile più far nulla, la laurea è un punto di partenza, i master e le specialistiche diventano un obbligo. Se pochi anni fa con il diploma si aprivano diverse porte..dall'insegnamento a praticare libere professioni(commercialisti o consulenti del lavoro ecc,) all'ingresso nella pubblica amministrazione, oggi nemmeno la laurea può bastare. I giovani del sud emigrano nuovamente, i laureati si inventano lavori o finiscono a fare apprendistato per due o tre anni senza paga, molti trentenni sono costretti a rimanere a casa con i genitori. Se sei fortunato puoi diventare commesso in un ipermercato o lavorare in un call center. E le pensioni? per ora le paghiamo noi...
domenica 17 agosto 2008
Decrescita Felice
decrescita felice
di Maurizio Pallante
Per capire cosa sia la decrescita, e come possa costituire il fulcro di un paradigma culturale capace di orientare sia le scelte di politica economica, sia le scelte esistenziali, è necessario in via preliminare fare chiarezza su cosa è la crescita economica. Generalmente si crede che la crescita economica consista nella crescita dei beni materiali e immateriali che un sistema economico e produttivo mette a disposizione di una popolazione nel corso di un anno. In realtà l’indicatore che si utilizza per misurarla, il prodotto interno lordo, si limita a calcolare, e non potrebbe fare diversamente, il valore monetario delle merci, cioè dei prodotti e dei servizi scambiati con denaro. Il concetto di bene e il concetto di merce non sono equivalenti. Non tutti i beni sono merci e non tutte le merci sono beni.
La frutta e la verdura coltivate in un orto familiare per autoconsumo sono beni qualitativamente molto migliori della frutta e della verdura acquistate al supermercato. Ma non passano attraverso una intermediazione mercantile, per cui non sono merci. Soddisfano il bisogno di nutrirsi in modi più sani e più gustosi dei loro equivalenti prodotti per essere commercializzati, non sono stati prodotti con veleni e prodotti di sintesi chimica, non hanno impoverito l’humus, non hanno contribuito a inquinare le acque, ma fanno diminuire il prodotto interno lordo perché chi autoproduce la propria frutta e verdura non ha bisogno di andarla a comprare. In una società fondata sulla crescita, dove a ogni piè sospinto tutti la invocano come il fine delle attività economiche e produttive, il suo comportamento è asociale.
Percorrendo un tragitto in automobile si consuma una certa quantità della merce carburante. Quindi si contribuisce alla crescita del prodotto interno lordo. Se per percorrere lo stesso tragitto si trovano intasamenti e si sta in coda, il consumo della merce carburante cresce; di conseguenza, il prodotto interno lordo cresce di più. Ma occorre più tempo per arrivare dove si vuole arrivare, aumentano i disagi e la fatica del viaggio, aumentano le emissioni di anidride carbonica e di inquinanti in atmosfera, i costi individuali e collettivi, ambientali e sociali. La maggior quantità della merce benzina consumata negli intasamenti automobilistici non è un bene. Eppure ogni volta che si sta fermi in coda a respirare gas di scarico si contribuisce ad accrescere il benessere collettivo e, di conseguenza, il proprio. Si agisce in modo socialmente virtuoso. Se poi, in conseguenza della maggiore stanchezza e dei maggiori rischi derivanti dagli intasamenti si verificano incidenti, la riparazione o la sostituzione delle automobili incidentate e i ricoveri ospedalieri fanno crescere ulteriormente il prodotto interno lordo, ma difficilmente si troverebbe un economista coerente al punto di considerare beni i maggiori consumi di merci che ne derivano.
Se, dunque, il prodotto interno lordo misura il valore monetario delle merci e non prende in considerazione i beni, la decrescita indica soltanto una diminuzione della produzione di merci. Non dei beni. Anzi, la decrescita può anche essere indotta da una crescita di beni autoprodotti in sostituzione di merci equivalenti. Poiché molte merci non sono beni e molti beni non sono merci, la decrescita può diventare il fulcro di un nuovo paradigma culturale e un obbiettivi politico se si realizza come una diminuzione della produzione di merci che non sono beni e un incremento della produzione di beni che non sono merci. Questo processo è in grado di apportare miglioramenti altrimenti non ottenibili alla qualità della vita e degli ecosistemi. Una decrescita guidata in questa direzione, una recessione ben temperata, per usare un’espressione di Élemire Zolla, racchiude intrinsecamente un fattore di felicità. Vive felicemente chi si propone di avere sempre maggiori quantità di merci, anche se non sono beni, e spende tutta la vita per questo obbiettivo? Non vive più felicemente chi rifiuta le merci che non sono beni e sceglie i beni di cui ha bisogno in base alla loro qualità e utilità effettiva, lavorando di meno per dedicare più tempo ai suoi affetti? Vive felicemente chi vive in una società che si propone di produrre sempre maggiori quantità di merci, anche se non sono beni, e sacrifica a questo obiettivo la qualità dell’aria, delle acque e dei suoli? Non vive più felicemente chi vive in una società che antepone il bene della qualità ambientale alla crescita della produzione di merci che non sono beni?
sabato 19 luglio 2008
giovedì 17 luglio 2008
Catania (prima puntata)
Catania è come un nobile che si ritrova barbone, sporco e confuso.
Catania è un ragazzo che esce la notte e ozia di giorno
Catania è un ragazzo millantatore ma pure un ragazzo impegnato
Catania è una macchina ferma nel traffico da tempo
Catania è mare, sole e neve
Catania è una donna con tante speranze per il futuro
Catania è un atleta che non vuole allenarsi
Catania è una ex bella donna che si è lasciata andare e vive di ricordi
domenica 13 luglio 2008
Si chiamerà Pandora...
Si chiamerà Pandora il format di approfondimento finanziato dal basso che da ottobre verrà trasmesso su tv satellitari, tv analogiche e via web.
Un nome evocativo dietro il quale ognuno ci legge un significato diverso.
Un'iniziativa che vuole e deve essere partecipata e reinterpretata da quanti sul territorio stanno lavorando per diffondere la voce.
Il megafono sta crescendo e a breve ci sarà un portale dedicato, un logo e i primi promo di presentazione.
La prima riunione del Consiglio Direttivo dell'associazione Canale Zero ha deciso di affidare a Udo Gumpel una proposta editoriale e di organizzazione della redazione e delle competenze tecnico-artistiche. In una successiva delibera l'associazione formalizzerà l'incarico di direttore responsabile della testata Pandora.
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "PANDORA TV'' A TORINO
GIOVEDI' 17 LUGLIO ORE 21 ...Leggi Tutto
Hanno aderito:
Franco Cardini, Caparezza, Gianni Minà, Lidia Ravera, Ennio Remondino, Giulietto Chiesa..e tanti altri
Aderite al progetto scrivendo una mail con nome, cognome, città, mail e telefono a organizzazionemegachip@gmail.com
Per costituire un gruppo locale, mettersi in contatto con quelli già esistenti e per qualsiasi altra informazione scrivete a francescodecarlo@tiscali.it
venerdì 11 luglio 2008
Luoghi consigliati: Libreria Gramigna
www.libreriagramigna.info
Libreria specializzata nella piccola editoria di qualità
Catania - via S.Anna n° 19 - Tel. 095327558
Vi consiglio di visitare questa libreria...luoghi cosi ce ne dovrebbero essere in ogni città!! W la cultura!!!
giovedì 10 luglio 2008
Fobia Rom..
Perchè prendere solo le impronte dei bambini rom? la legge non è uguale per tutti? Non si possono creare norme solo per per una razza, per una etnia. Se si vogliono le impronte si dovrebbero prendere a tutti i bambini presenti nel territorio italiano....bambini italiani, rom, americani, tedeschi, francesi, marocchini,colombiani, nigeriani ecc. Non è giusto discriminare una categoria di bambini. Si ritorna alle famose "guerre preventive"...ieri contro l'Iraq, oggi contro una sola etnia? Nella mia regione non sono i rom a delinquere..ma noi italiani...perchè non prendiamo pure le impronte di tutti i cittadini del sud Italia? I siti dei maggiori quotidiani europei parlano di noi..che vergogna!!
venerdì 4 luglio 2008
mercoledì 2 luglio 2008
lunedì 30 giugno 2008
ROMpiamo il razzismo..(mail di un amico..)
Apprendo che ho un altro motivo di vergognarmi di essere italiano, ma
ormai, uno più uno meno.....verrebbe da gettare la spugna dopo
l'ennesima proposta vergognosa del ministro dell'interno Maroni.
L'Italia sta diventando una "repubblica" fondata sul razzismo, dove le
categorie più vulnerabili vanno discriminate, i bambini rom, secondo
Maroni, devono essere schedati col rilevamento delle impronte
digitali.
Dopo lo sgombero dei campi nomadi, un'altra violazione grave dei
diritti umani che ritengo non può e non deve passare nel silenzio.
Ho dato un'occhiata sul web, molti stanno prendendo posizioni nette di
protesta contro questa proposta xenofoba, l'Unicef si dice indignata e
ricorda a Maroni la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia http:
//www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/51 , la CEI
si domanda il perchè dell'accanimento su una sola piccola etnia, l' UE
richiama l' Italia al rispetto dei diritti umani, ecc....
Spero che ci sia la capacità di reagire con forte sdegno.
Facciamoci sentire.
venerdì 27 giugno 2008
Shopping??
Tante persone se chiedi "Cosa ti piace fare nel tempo libero?" o "dimmi una tua passione?"..ti rispondono: "Shopping!!" tipico esempio di chi non sa fare niente del proprio tempo. Shopping?? andare in giro e comprare cose inutili? queste sono le passioni? i piaceri del tempo libero?. Gente che ama girare negozi e che tornando a casa con sacchi di cose inutili si sentono felici per qualche ora (effetto che passa già l'indomani..). Tutti compriamo..ma lo shopping non può essere considerato una passione..un'attività..! Le pubblicità, i messaggi occulti di telefilm, le campagne di marketing..ormai sono penetrate dentro di noi. Non ce ne accorgiamo ma ormai la finzione guida i nostri comportamenti...!! Molte ragazze si snetono un pò "sex in the city", i ragazzi "Amici della De Filippi", in passato ci si sentiva "Beverly Hills". Ci comportiamo come loro..e assorbiamo i loro messaggi. Le strategie di marketing...ormai ci hanno conquistato..l'amo è stato preparato bene.
lunedì 23 giugno 2008
Il sistema che non va...
Si dice..chi ha soldi può fare ciò che vuole..ma continuando così dove si va a finire?? Il sistema calcio non va proprio, i soldi spesi per un giocatore o per un allenatore potrebbero salvare paesi da carestie, da epidemie..e potrebbe annientare la fame nel mondo. E invece?? Invece Moratti paga un allenatore, che non ha mai allenato nel nostro campionato, ben 9 milioni di euro...tutti soldi concentrati su una sola persona!! Se la maggior parte delle squadre di serie A pagano i loro allenatori meno di un milione di euro a stagione(cifre comunque alte per uno sport), se il milan paga ancelotti 4,5, la Roma spalletti 2 milioni, e la fiorentina 1,5...l'inter esonera mancini per dare al nuovo allenatore 9 milioni!! sarebbe bello se Moratti avesse come passione la salvaguardia dell'ambiente, la cooperazione allo sviluppo, o altre azioni per aiutare chi sta peggio. E invece l'Inter. Ma poi che piacere c'è vincere pagando più di tutti? il bello del calcio è scoprire talenti..è vincere pagando meno dell'avversario principale...no vincere pagando di più! Che spreco...
venerdì 20 giugno 2008
Aforismi indiani...
Non lasciamo che i nostri ideali ci rendano soddisfatti di noi stessi.
Ognuno di noi,
in scala più o meno grande
contribuisce allo sfruttamento e alla distruzione della terra,
allo spreco e all'inquinamento.
Abbiamo semplicemente la possibilità
di camminare più vicino alla Buona Strada.
Non di colpo, ma tappa per tappa in questa direzione,
finchè non riusciamo a tornare su questo sentiero.
Per coloro che sanno ascoltare,
le voci parlano ancora.
SAUPAQUANT, WAMPANOAG
giovedì 19 giugno 2008
In Sicilia...meglio un uovo oggi che una gallina domani
La sicilia che ha nove province su nove di destra
La Sicilia che rimpiange Bianco, Musumeci e Orlando..ma che poi non li vota
La Sicilia che non sa chi sono i suoi candidati di destra ma li vota lo stesso
La Sicilia che se sei di sinistra sei un perdente
La Sicilia che se ti danno del pane o della pasta consideri quel candidato generoso
La Sicilia che vota Cuffaro e non la Borsellino
La Sicilia del fai e lascia fare..
La Sicilia che non conosce il cambiamento
La Sicilia che per il voto in cambio vuole promesse o altro..
La Sicilia che si lamenta ma che vota sempre gli stessi
La sicilia in cui gli eletti dicono sempre che le cose cambieranno rispetto al passato
La Sicilia in cui gli eletti stavano al potere già in passato
La Sicilia con gli slogan: il ponte, l'autonomia..ecc
La Sicilia che pensa che la sinistra sia il male assoluto
La Sicilia che si lamenta ma che ha la regione, la provincia e i comuni da anni sempre nelle mani degli stessi partiti
La Sicilia che preferisce avere un qualcosa di misero oggi(un favore) che buoni servizi domani per la collettività
La Sicilia che preferisce un uovo oggi che una gallina domani!!
mercoledì 18 giugno 2008
Film assolutamente da vedere...
Underground è un film girato nel 1995 da Emir Kusturica. Il film ha vinto la Palma d'Oro a Cannes e per il regista Kusturica si tratta del secondo trionfo al festival.
Trama
Ambientato nella Jugoslavia immersa nella seconda guerra mondiale, il film ripercorre la storia di questa nazione attraverso gli occhi di Marko e Petar (detto "Il Nero"), gli "eroi" di questo film, entrambi innamorati della bella attrice Natalija.
sabato 14 giugno 2008
Domani si vota....
«S’io fossi sindaco»… Toti Domina
di Carmen Valisano
Il candidato di «Liberare Catania» mette al primo posto del suo programma i bambini. E non vuole essere definito un sognatore: «La cosiddetta “Realpolitik” ha portato Catania sull’orlo del baratro. Io sono realista e credo di poter diventare sindaco. Se non oggi, tra cinque o dieci anni»
Mentre arriva trafelato in via Crociferi, Toti Domina – tra il serio e il faceto – afferma che «la prima cosa da sistemare a Catania è il traffico». Quando poi ci sediamo al tavolo di un bar, le parole che risuonano più di frequente sono “noi” ed “esperienza al Gapa” (il centro di aggregazione popolare dove Domina lavora come volontario): i segni più marcati della sua esperienza ventennale tra gli abitanti del quartiere di San Cristoforo. Parla dei progetti per Catania, Toti Domina, candidato sindaco per la lista civica “Liberare Catania” (che raggruppa società civile e movimenti con i Verdi, Rifondazione Comunista e Sinistra Democratica), ma non usa quasi mai la prima persona singolare, quasi fosse la “faccia” di un candidato collettivo.
In tre parole qual è il suo programma per Catania?
«Bambini, diritti e democrazia partecipata. Una città a misura di bambini, che, paradossalmente, è anche a misura di adulti. Una città in cui possiamo prenderci i nostri diritti: i diritti delle donne, dei migranti, alla salute, al lavoro. Una città in cui i cittadini possano riappropriarsi della politica, che significa anche avere strumenti per sapere quello che succede in città, avere i desideri da portare avanti, contare di più. Tutto quello che si chiama democrazia partecipata o partecipazione dal basso».
Di chi è la responsabilità del buco nel bilancio del Comune?
«La responsabilità è stata soprattutto delle ultime giunte Scapagnini. Il problema è che nessuno ha avuto il coraggio né lo avrà di dire a quanto ammonta il dissesto. Ci saranno degli aumenti inimmaginabili, con una rivolta popolare senza precedenti e a pagarne le conseguenze saranno i cittadini, in tutti i sensi».
Una delle voci più consistenti riguarda le consulenze esterne…
«Per quanto è possibile bisogna utilizzare le risorse interne in una riorganizzazione della macchina comunale che deve premiare chi è meritevole e non chi è al posto giusto…».
Non si potrebbero utilizzare dei consulenti dell’Università di Catania?
«Secondo me ha anche delle colpe l’università, molto spesso sta chiusa nei salotti e dovrebbe uscire di più. Noi invece abbiamo delle esperienze positive fatte al Gapa con il Dau, Dipartimento di architettura e urbanistica; abbiamo fatto delle cose interessanti anche a Librino. Questo è un esempio di apertura dell’università alla città in maniera positiva».
Catania è una città universitaria che ha un bacino di studenti molto ampio e attira anche ragazzi dall’estero. Cosa fare per migliorare il rapporto tra la città e questi studenti?
«Mancano dei momenti, anche programmati, in cui sia i viaggiatori che gli studenti possano ritrovarsi e conoscere la realtà in cui si trovano, delle opportunità anche relazionali con la città. Bisognerebbe creare delle occasioni puntuali».
Tornando al nostro primo argomento, il traffico, cosa pensa delle strisce blu tanto odiate dai catanesi?
«Sulla questione strisce blu ho l’impressione che ce ne siano troppe. Il problema è sempre quello del ricatto del lavoro: alcuni dicono “Iu travagghiu cu sta cosa”. Io lo capisco, però credo che ci sia una città che stia svendendo il pubblico alla gestione di privati; su questo siamo molto critici».
E per quanto riguarda i residenti?
«Sotto casa io devo avere il diritto di poter posteggiare gratuitamente negli spazi riservati ai residenti».
Un altro problema molto sentito è quello delle buche nelle strade.
«Le buche ci sono e io rischio con la moto! I problemi di Catania, che sono la spazzatura, le buche, il traffico, sono da risolvere e sono delle priorità; ma il nodo principale è il piano regolatore della città: Catania è come una casa, se manca il progetto generale, il pavimento un giorno o l’altro crollerà».
Quindi il problema principale è il piano regolatore?
«Certo. Si ha l’impressione che sia alla mercé dei comitati d’affari che decidono e influenzano giunta e consiglio comunale, il tutto condito da un’informazione puntuale e blindata. Il centrodestra ha dimostrato di non avere alcun interesse a cambiare lo stato delle cose. Ma non credo che se vincesse il Pd di Burtone la situazione migliorerebbe».
Su cosa basa quest’ultima affermazione?
«Su un dato di fatto: la questione del piano regolatore partì nel ’93 con grandi propositi e piano piano è andata a scemare, fino al punto che questo non è stato approvato… Io, ma non soltanto io, do moltissima responsabilità all’ex sindaco Enzo Bianco: non c’è stata la volontà politica di incidere su questo nodo. Ho la sensazione che non ci sarà neanche in futuro».
Lei dice di voler mettere al centro della sua azione politica la persona, le sue esigenze, i suoi desideri. Come pensa di conciliare la domanda di maggiore sicurezza da parte della gente con la cosiddetta “questione rom”?
«Io resto perplesso quando noi catanesi riteniamo che il problema sicurezza riguardi gli immigrati, i rom, quando qui c’è una delinquenza, minorile e non, altissima. Potrei capire – ma non la condivido – questa logica in qualche paesino del nord Italia, qui resto esterrefatto. Credo che la questione dei rom sia stata creata ad arte, che si stia creando il mostro per nascondere i veri problemi dell’Italia e di Catania. Sento dire però, con chiunque parlo, che il problema sono “i cinesi alla fiera”, “i rom che fregano i bambini e rubano”, “l’immigrato che toglie il lavoro”… Occorre lavorare moltissimo da un punto di vista di educazione all’intercultura e all’alterità, al rispetto del diverso. Alcune persone al mercato mi hanno detto “A lei u votu nun ciu rugni picchì lei addifenni all’immigrati… Tutti si cinisi a fera”. E allora io gli ho raccontato cosa fanno quelli che non difendono gli immigrati: comprano botteghe nella zona di Piazza Carlo Alberto e le affittano a prezzi esorbitanti… ai cinesi, ovviamente».
La sera del 14 aprile Claudio Fava definì la sinistra “vecchia, auto-referenziale, litigiosa e in alcuni casi insopportabile”. Cosa è cambiato in quasi due mesi?
«I partiti di sinistra sono litigiosi, vecchi. Io ho scoperto e rivendico di essere di sinistra, laddove sinistra significa la possibilità di optare per i deboli, per i precari, per i lavoratori. Tutte queste battaglie sono di sinistra e non sono – con tutto il rispetto – né di Fava, che è il capolista di Liberare Catania, né di Veltroni, né di Fassino, né di Licandro né mie. La sfida è quella di ripartire da queste battaglie e da chi in silenzio le ha fatte».
Il suo programma elettorale sembra una proposta di “rivoluzione”: lotta a precariato e lavoro nero, no all’inquinamento, diminuzione dei patronati, risanamento del bilancio, iniziative culturali e multietniche… è un progetto molto ambizioso e forse un’accusa che le si può fare è di essere poco realista.
«Io non ho fretta perché sono molto realista e riconosco che c’è una città allo sbando. A chi mi chiede “Ma lei davvero pensa di fare il sindaco?” Io dico sì: se non ci riesco fra due settimane ci provo fra quattro-cinque anni. Se non ci riesco, ci riprovo fra dieci anni. Sono molto determinato: non io Toti Domina, ma quello che rappresento grazie a centinaia di persone che sono con me. La cosiddetta “Realpolitik” ha portato Catania sull’orlo del baratro: io non ci sto per me, per i miei bambini, per i bambini del Gapa, per i miei genitori, per tutti quelli che in questa città hanno voglia di cambiare veramente».
Siamo arrivati al momento del nostro “esame di catanesità”. Partiamo dalla formazione del Catania.
«Troppo facile! (Domina si accosta, con un movimento quasi fulmineo, ancora di più al tavolo e con un dito disegna lo schema della formazione rossazzurra, ndr). Normalmente Polito è stato in porta, anche se Bizzarri l’ha sostituito. In difesa abbiamo Silvestri, Terlizzi, Stovini e Vargas. A centrocampo abbiamo Colucci, Baiocco, Tedesco, Vargas o Sabato. Le punte erano Martinez, Mascara, Spinesi sostituito alle volte da Morimoto o Pià».
Qual è la sua bevanda preferita al chiosco?
«Lo sciampagnino dallo Zio Costa in piazza Spirito Santo».
Quanto costa un arancino?
«Dipende dal posto. Comunque io preferisco la cipollina al Caffè Firenze in piazza Rosolino Pilo».
(12 giugno 2008)
Catania?? una città con...la fossa...
Non è successo niente??? ma che cavolo dice?? e se fosse passato qualcuno con il motorino..dove finiva? inaugurava la metropolitana?? Visto che non è accaduto nulla potremmo fare una bella piscina per tutti i catanesi..!!!