venerdì 23 novembre 2007

La bachata

La bachata è nata a Santo Domingo nei primi anni del ventesimo secolo (1900-1930), fra la povera gente e negli ambienti della prostituzione, come danze liberatrici e per spezzare i ritmi duri della vita fatta di miseria e duro lavoro. Anche i testi della bachata riflettevano storie vere, storie vissute tra le baracche dei quartieri poveri, molti raccontavano storie a contenuto amoroso e sessuale. La musica veniva accompagnata da maracas e chitarra a tre corde, o di fisarmonica e guiro. La bachata era anche usata come serenata.

La particolare movenza della bachata appariva oscene e volgari: i corpi dell'uomo e della donna rimanevano infatti molto stretti ed in contatto continuo per tutta la durata del brano, tranne rarissime eccezioni. In tale posizione, la coppia si muoveva dondolando, marcando il quarto battito di ogni battuta musicale con equivoci colpi d'anca. Nella bachata delle origini non esistevano tante figure: si doveva stare abbracciati, perchè proprio quello voleva il ballo. Per questo motivo, la danza era invisa alla borghesia, ed era osteggiata dalle autorità. Per diversi decenni, la bachata, snobbata dalle classi dominanti e medio-alte, è riuscita a sopravvivere nelle usanze del popolo basso, che comunque vi percepiva una naturale facilità/possibilità di identificazione. Il ritmo romantico di tale musica e le connesse figure di danza conquistavano inevitabilmente le persone abituate a vivere di stenti e di speranze. L'amore, forse, serve più ai poveri che ai ricchi, non fosse altro che per la sua capacità di lenire i dolori.

La bachata non sarebbe diventata famosa se non fosse stata scoperta e rilanciata da grandi musicisti ed interpreti. La storia, nel bene e nel male, è fatta sempre da quelli che contano. Juan Luis Guerra intuì la dolcezza di questo genere musicale e gli dedicò un album: Bachata Rosa. Attraverso la sua mirabile maestria applicata a melodie delicatissime, il mondo ha scoperto la bachata. In verità, a partire dagli anni 80, i media dominicani avevano riportato alla luce, in una cornice di positiva rivalutazione, questa tradizione popolare che veniva da lontano. Tanto che molti cantanti e gruppi dominicani se ne fecero interpreti nelle loro tournèe inter-regionali (Rodriguez, Segura, Vargas, Santos, Rosendo, Bueno). Ma musica e danza restavano un fenomeno interno. Fù J. L. Guerra ad introdurre la bachata nei circuiti internazionali.

2 commenti:

María ha detto...

Tienes un blog excelente :)

Snapshot83 ha detto...

Quando riusciremo a distiguerci anche noi in questa danza sensuale ? :-)
A presto :-D